Se lo si vuole per davvero, la linea ferroviaria si può elettrificare. Regione Lombardia torni sui suoi passi, l’occasione è irripetibile.
PREMESSA
Perché la nostra posizione sia chiara e pienamente comprensibile anche da chi non ha seguito il percorso dell’iter che porterà all’elettrificazione della linea, è indispensabile fare qualche passo indietro e mettere nero su bianco alcuni punti.
30 dicembre 2019: IL GOVERNO CON LA LEGGE DI BILANCIO 2020 STANZIA 1000 MILIONI PER LE INFRASTRUTTURE OLIMPICHE
Sul supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 304 del 30 dicembre 2019 viene pubblicata la legge di Bilancio 2020 che stanzia 1 miliardo di euro per le infrastrutture olimpiche, all’art.1,comma 18: «Al fine di garantire la sostenibilità delle Olimpiadi invernali 2026 sotto il profilo ambientale, economico e sociale, in un’ottica di miglioramento della capacità e della fruibilità delle dotazioni infrastrutturali esistenti e da realizzare, per le opere di infrastrutturazione, ivi comprese quelle per l’accessibilità, è riservato un finanziamento per la realizzazione di interventi nei territori delle regioni Lombardia e Veneto e delle province autonome di Trento e di Bolzano, con riferimento a tutte le aree olimpiche, per un importo totale di 1000 milioni di euro».
Da febbraio a maggio 2020: CONTRATTO DI PROGRAMMA RFI-MINISTERO
l’8ª Commissione permanente del Senato della Repubblica (Lavori pubblici) ha lavorato all’aggiornamento dello “schema di contratto di programma 2017-2021 tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e RFI Rete ferroviaria italiana Spa”, producendo il 6 maggio un documento formale -Parere parlamentare all’Atto di Governo num. 160- che è disponibile a questo link http://www.senato.it/leg/18/BGT/Schede/docnonleg/39915.htm
Fra i documenti allegati ai lavori della Commissione spicca il PDF “Memoria RFI”, che è la presentazione che RFI ha illustrato durante la Seduta n. 124 del 3 marzo (http://www.senato.it/application/xmanager/projects/leg18/attachments/documento_evento_procedura_commissione/files/000/075/901/Presentazione_RFI.pdf), in questo documento vengono elencate le opere che RFI intende realizzare su tutto il territorio nazionale, poniamo l’attenzione su due punti:
- a pagina 29 troviamo un chiaro riferimento alla Legge di Bilancio 2020 per le fonti di finanziamento per le opere presentate da RFI
- a pagina 31 c’è l’elenco delle opere ferroviarie che sono indicate come “cantierabili entro il primo semestre del 2021”, fra i vari interventi RFI evidenzia in rosso gli “Interventi richiesti dalle Regioni per il Piano Giochi Olimpici 2026” si tratta di 10 interventi (3 in Lombardia, 3 in Veneto e 4 nelle Province autonome di Trento e di Bolzano) e l’elettrificazione della linea ferroviaria Como-Lecco è una delle tre opere ferroviarie richieste da Regione Lombardia per le Olimpiadi 2026:
1) Collegamento ferroviario aeroporto di Bergamo (162 milioni)
2) elettrificazione linea Como-Molteno-Lecco (50 milioni)
3) Linea Lecco-Sondrio-Tirano: velocizzazione e soppressione passaggi a livello (40 milioni)
Questo documento certifica -nero su bianco- 4 punti fondamentali:
- Regione Lombardia indica che l’opera è necessaria per le Olimpiadi Invernali 2026
- RFI stima l’intervento in circa 50 milioni di euro
- RFI afferma che il cantiere può partire entro il primo semestre del 2021
- l’opera è inserita fra quelle finanziabili con le nuove risorse della Legge di Bilancio 2020
12 giugno 2020: 473 MILIONI RISERVATI A REGIONE LOMBARDIA
A margine della riunione con il ministro Paola de Micheli, in cui viene presentata la ripartizione dei 1000 milioni di euro fra le 3 regioni, l’assessore di Regione Lombardia alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi afferma «Alla Lombardia spetteranno 473 milioni di euro dei fondi per le opere pubbliche delle Olimpiadi 2026. L’elenco delle opere sarà definito a breve in accordo col ministero»
(https://www.lombardianotizie.online/olimpiadi-fondo-opere-pubbliche/)
8 settembre 2020: ELETTRIFICAZIONE DI TUTTE LE LINEE NAZIONALI
A pagina 9 del quotidiano “IL SOLE 24 ORE” viene pubblicato un articolo “Le FS investono 1,4 miliardi per elettrificare tutta la rete” «Como-Lecco. L’intervento (36,8 km) consentirà di istituire nuovi servizi a oggi non esistenti tra cui il prolungamento su Lecco dei treni provenienti dalla Svizzera e oggi attestati a Como; inoltre, la linea potrà essere utilizzata anche dai treni merci tra Chiasso e Lecco, i quali attualmente utilizzano il percorso via Seregno-Carnate. L’investimento è di 78 milioni.» Il giorno successivo la notizia viene pubblicata anche sul sito de IL SOLE 24 ORE (https://www.ilsole24ore.com/art/fs-investimenti-14-miliardi-l-elettrificazione-rete-AD4vWjn) e in poche ore si diffonde su quotidiani e siti delle province di Como e Lecco e viene rilanciata da alcuni politici delle due province.
16 settembre 2020: UNA RETTIFICA MISTERIOSA
Viene modificato l’articolo sul sito del “IL SOLE 24 ORE” «L’intervento (36,8 km), ancora da finanziare per la fase realizzativa […]», inserendo un preciso riferimento all’assenza del finanziamento per l’opera, possiamo quindi intuire che la fonte che ha permesso la realizzazione dell’articolo ha successivamente richiesto una rettifica del testo alla redazione.
7 ottobre 2020: LA “DOCCIA FREDDA”
Nella sede della provincia di Sondrio, gli assessori Terzi e Sertori, insieme al sottosegretario Rossi, presentano il piano delle opere previste per le Olimpiadi Invernali del 2026 «Il Decreto ministeriale prevede l’elenco delle opere suddivise per opere essenziali connesse e di contesto. Quelle essenziali, in particolare, godono dei finanziamenti previsti dalla Legge 160 del 2019 che per la parte lombarda mette a disposizione 473 milioni di euro. Il Decreto verrà emanato d’intesa con le Regioni, sentiti gli Enti territoriali interessati mediante il coinvolgimento del Cal (Consiglio delle Autonomie locali).»
(https://primalavaltellina.it/media/2020/10/opere-olimpiadi-07.09.pdf https://www.lombardianotizie.online/olimpiadi-invernali-2026/)
Purtroppo l’elettrificazione della Como-Lecco non è inserita tra le 16 opere che Regione Lombardia ha previsto di finanziare attingendo ai 473 milioni stanziati dallo Stato.
Dei 473 milioni, 321 verranno investiti su strade, 152 su linee ferroviarie, nel dettaglio le opere ferroviarie previste sono:
- interventi di potenziamento sulla linea Lecco-Sondrio-Tirano (soggetto attuatore RFI)
- soppressione dei passaggi a livello sulla linea Lecco-Sondrio-Tirano (soggetto attuatore RFI)
- nuovo collegamento fra il terminal 2 di malpensa e la rete ferroviaria nazionale RFI del Sempione (nel PDF viene indicata Trenord come soggetto attuatore Trenord, ma pensiamo sia un refuso, immaginiamo che il soggetto attuatore sarà FerrovieNord)
8 ottobre 2020: INIZIA IL TEATRINO DEL RIMPALLO DELLE RESPONSABILITÀ
Il sottosegretario regionale Turba afferma «I 78 milioni di euro annunciati dai consiglieri regionali di area governativa per l’elettrificazione della tratta Como-Lecco in realtà non ci sono. Il Governo non ha inserito l’opera nei progetti straordinari e da realizzare in tempi brevi in vista del grande appuntamento degli Olimpiadi 2026 […] la Como-Lecco è una linea ferroviaria dello Stato, della società statale Rfi che fa riferimento al Governo, non certo di Regione Lombardia. […] Regione Lombardia ha più volte chiesto a Rfi di inserire l’elettrificazione nel contratto di programma tra Rfi e Ministero dei Trasporti, formalizzando la richiesta in ogni sede utile compreso il tavolo di ascolto tra le Regioni e la società statale che gestisce la rete. A oggi questo intervento non è incluso nel contratto di programma.».
(https://www.lombardianotizie.online/como-lecco/)
IL NOSTRO PARERE
Regione Lombardia sta volontariamente decidendo di non finanziare l’elettrificazione della Como-Lecco con i fondi stanziati dal Governo per le Olimpiadi Invernali 2026, nonostante l’opera sia stata richiesta proprio da Regione Lombardia ad RFI proprio in chiave Olimpiadi e nonostante l’intervento sia stato inserito nell’elenco di RFI.
Per noi è inspiegabile che Regione Lombardia abbia stralciato l’opera, dato che come previsto dall’iter e come affermato dall’Assessore Terzi «L’elenco delle opere sarà definito a breve in accordo col ministero»; siamo più che stupiti dall’assenza dell’elettrificazione, per noi era scontato che questa opera -richiesta da Regione Lombardia, stimata e indicata come cantierabile entro da giugno 2021 da RFI grazie alla Legge di Bilancio 2020- venisse confermata da Regione Lombardia durante la fase accordo con il Ministero.
Invece Regione Lombardia per ora ha deciso di utilizzare i fondi che il Governo ha messo a disposizione per le Olimpiadi, per realizzare altri interventi, ci preme sottolineare che verranno coperti interamente i costi degli interventi sulla linea ferroviaria Lecco-Sondrio-Tirano di RFI (si scrive RFI ma si legge Stato), altri 56 milioni di euro “statali” andranno per il nuovo collegamento tra Malpensa T2 e la linea RFI del Sempione, un’opera che costerà in totale 211 milioni di euro, e che sarà presumibilmente una linea di FerrovieNord, non di RFI: fondi statali per sostenere un’opera che farà parte del patrimonio di FerrovieNord.
Infine Regione Lombardia destinerà un fiume di denaro statale per interventi sulle strade, non possiamo negare che quelli previsti sulla SS36 e alcuni della SS38 siano non solo necessari, ma sacrosanti e urgenti, ma non possiamo non notare che altri siano interventi stradali che non solo ci sembrano minori e non urgenti, ma sicuramente non fondamentali per le Olimpiadi Invernali del 2026.
Nel documento di RFI presentato in Senato, sono elencate le opere ferroviarie che le regioni Lombardia, Veneto e le Province autonome di Trento e di Bolzano hanno indicato come necessarie per le Olimpiadi Invernali 2026, basandoci sulle notizie di stampa, abbiamo verificato che ognuna delle seguenti opere è stata confermata e finanziata attingendo anche e soprattutto ai famosi 1000 milioni stanziati da Governo, ma l’elettrificazione della Como-Lecco è stata esclusa.
Province autonome di Trento e di Bolzano
- Variante di Riga (compl.) (100)
- Elettrificazione Trento-Bassano (compl.1^ fase) (17)
- Hub della stazione di Trento (5)
- Raddoppio selettivo linea Pusteria (1^ fase) (22)
Veneto
- Elettrificazione Ponte nelle Alpi-Calalzo (1^ fase) (48)
- By-pass ferroviario di Ponte nelle Alpi (1^ fase) (15)
- Piano stazioni Olimpiche regione Veneto (5)
Lombardia
- Collegamento ferroviario aeroporto di Bergamo (162)
- Elettrificazione linea Como-Molteno-Lecco (50)
- Linea Lecco-Sondrio-Tirano: velocizzazione e soppressione PL (fase) (40)
Dell’elettrificazione della Como-Lecco non v’è traccia nemmeno nel recente “Piano Marshall” di Regione Lombardia.
Noi siamo stufi di assistere al teatrino politico, vogliamo vedere le opere realizzate, non i politici che giocano a rimpiattino.
Regione Lombardia afferma che il fondo statale per le Olimpiadi non serviva anche per elettrificare la Como-Lecco (perché!?), inoltre denuncia la presunta sparizione di quegli ipotetici 78 milioni di euro statali che IL SOLE 24 ORE aveva indicato nella prima versione dell’articolo dell’8 settembre, scriviamo “presunta sparizione degli ipotetici fondi” perché sia della cifra dell’intervento che della notizia del mancato finanziamento troviamo riscontro solamente nell’articolo de IL SOLE 24 ORE: non abbiamo trovato alcun documento o atto ufficiale che certifica il costo dell’opera in 78 milioni e un finanziamento per l’intervento diverso da quello del fondo per le Olimpadi.
Purtroppo non possiamo che evidenziare che Regione Lombardia stia portando avanti solo poche timide iniziative per i potenziamenti ferroviari in generale, ciò è dimostrato dal fatto che dei 473 milioni di euro messi a disposizione, la maggior parte -321 milioni- vengono usati per le strade e dei soldi dedicati alla ferrovia un’altra buona parte viene usata per i sottopassaggi e l’eliminazione dei passaggi a livello, che più che essere interventi ferroviari sono opere stradali.
Si può mettere una pezza? Crediamo di sì, perchè quello che Regione Lombardia ha presentato pochi giorni fa a Sondrio è una “Bozza di Decreto Ministeriale”, quindi c’è tempo per correggerla, siamo convinti che se c’è la volontà di elettrificare la Como-Lecco una soluzione la si possa trovare.
Se Regione Lombardia non vuole tornare sui suoi passi, per inserire la Como-Lecco tra gli interventi da finanziare con il fondo olimpiadi statale, si valutino altre possibilità, ad esempio come fatto in Piemonte per la linea Alba-Bra, il cui investimento per l’elettrificazione è stato sostenuto a metà da RFI e Regione Piemonte.
Non è tollerabile che Regione Lombardia affermi che la linea in quanto statale debba essere alimentata solo da soldi dello Stato, quando per giunta la stessa utilizza il fondo statale per un’opera che probabilmente sarà di competenza e di proprietà di Regione Lombardia: il collegamento ferroviario fra il Terminal 2 di Malpensa e la linea del Sempione.
La Como-Lecco è una linea di RFI tanto quanto la Milano-Tirano, però alla linea che unisce la Valtellina a Milano sono riservati 30 milioni di euro e 66 per i passaggi a livello, quindi quali fondi utilizzare per contribuire all’elettrificazione della Como-Lecco? Semplicemente quelli messi a disposizione dal Governo per le infrastrutture olimpiche, come la stessa RFI ha indicato nel mese di maggio; quello che deve fare Regione Lombardia è stralciare alcune opere stradali minori e alcune opere Provinciali e Regionali. La stortura di Regione Lombardia sta proprio qui: destinare parte dei fondi statali ad opere non statali, che non sono infrastrutture di RFI e ANAS, spostando i finanziamenti in favore di opere Regionali e Provinciali, abbandonando di fatto la linea Como-Lecco.
Il momento per agire è questo, il nostro territorio, le province di Lecco e Como meritano quest’opera, che è fondamentale anche per i lavoratori frontalieri, perché dobbiamo ricordarlo nuovamente, che grazie all’elettrificazione si potranno estendere i servizi TILO dalla Svizzera verso la Brianza Comasca e Lecchese, spostando -potenzialmente- centinaia e centinaia di lavoratori frontalieri dall’automobile al treno, riducendo traffico e inquinamento, e dando un notevole risparmio economico e di tempo a questa categoria di lavoratori che oggi più che mai vede nuvole all’orizzonte.
Comitato Pendolari Como-Lecco
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